Il settore alberghiero italiano, nonostante le difficoltà, continua ad attirare capitali e investimenti. Lo scopo è sempre quello di valorizzare le strutture esistenti, rinnovandole sia dal punto di vista tecnologico che dell’efficienza energetica. InvestimentiDigitalizzazione e sostenibilità sono le parole chiave dei nuovi investimenti nel settore dell’hotellerie: non sono tematiche semplici da rispettare e seguire, motivo per cui gli investimenti frenano (e il trend 2023 non sembra essere positivo, da questo punto di vista).

C’è molta prudenza da parte degli investitori, soprattutto perchè la conseguenza che ne deriva da queste scelte è abbastanza prevedibile: i costi crescono e i prezzi delle camere ne risentono.

“Hospitality, costi e investimenti energetici fanno lievitare i prezzi dal 5 al 30%. Secondo l’indagine condotta da World Capital e Nomisma su un campione rappresentativo di operatori, quasi il 50% degli intervistati intende investire in efficienza energetica e digitalizzazione. Ma questo ha effetti sull’aumento dei costi dei soggiorni. Per il 77% degli operatori nel 2022 il prezzo medio delle camere ha registrato, per lo più, valori compresi tra i 50 e i 150 euro. Tuttavia, il 63% di questi ha intenzione di aumentare il prezzo medio delle camere da un +5% a un oltre 30% come conseguenza dell’aumento del costo di gestione registrato nell’ultimo semestre dell’anno appena trascorso”.

InvestimentiDa sempre gli hotel e gli alberghi hanno puntato a raggiungere alti livelli di occupazione prima di scegliere di aumentare i prezzi delle proprie camere, oggi però a causa della pandemia che ha visto “fermarsi” questo settore per un lungo periodo e per sostenere i costi energetici e tecnologici che permettono di rinnovarsi ed essere competitivi sul mercato, i costi sono cresciuti. Gli stessi clienti, nel settore lusso, sembrano più disposti a spendere. Motivo in più per aumentare i prezzi e cercare di compensare i costi.

Nel 2022 a Milano la tariffa media a notte dei cinque alberghi di lusso più conosciuti (che sono Mandarin, Bulgari, Armani, Four Seasons e Hyatt) è stata di circa 1.210 euro, segnando una crescita importante rispetto ai 750 euro circa segnalati nel 2019, con un tasso di occupazione che è calato passando dal 71% registrato nel 2019 al 59%.

Secondo una ricerca della Scuola Italiana di Ospitalità sull’innovazione e il settore Hospitality “il profilo dei viaggiatori è profondamente cambiato nel corso degli ultimi dieci o quindici anni, come del resto sono cambiate le persone e le loro abitudini generali. Le nuove tecnologie infatti stanno influenzando non solo il modo in cui si viaggia, ma il modo stesso in cui si vive. Nel campo dell’hospitality questo significa che da un’offerta standard si deve passare a un modello che tenga conto delle molte e differenti esigenze personali. Si tratta di un percorso complesso, che necessita di competenze e strumenti specifici, senza i quali la sostenibilità economico-finanziaria delle strutture ricettive potrebbe essere significativamente compromessa.”

Il 2023 viene visto come un anno in cui si porteranno avanti operazioni pregresse, avviate l’anno prima, e in cui ci si concentrerà anche sul nuovo prodotto, sugli investimenti tecnologici e sull’attenzione al tema della sostenibilità. 

Il noleggio operativo proposto da Domorental risponde perfettamente alle necessità e alle problematiche sopra elencate: noleggiare beni strumentali permette alle aziende, in questo caso nel settore dell’hotellerie, di usufruire di arredi e mobili senza acquistarli, pagando semplicemente un canone periodico. Questo permetterà agli alberghi e agli hotel di rinnovarsi continuamente (potendo noleggiare arredi differenti ogni volta che ne avranno bisogno), stando al passo con i continui cambiamenti in ambito tecnologico e migliorando, di conseguenza, la propria reputazione sul mercato. 

Tutto questo rispettando anche il tema della sostenibilità, perché noi di Domorental attraverso la partnership con Upgreene, abbiamo integrato nel nostro core business una politica green che rispetta i criteri di sostenibilità ESG (ambientali, sociali e di governance). InvestimentiCon la formula esclusiva “Renting Zero Carbon”, le attività che scelgono di noleggiare i beni otterranno una certificazione di Carbon Cancelling da poter inserire nel proprio bilancio di sostenibilità. Per maggiori informazioni riguardo a questa iniziativa vi consigliamo di leggere questo articolo.

La nostra azienda sostiene gli investimenti ESG, i quali mirano a portare avanti progetti a basse emissioni di carbonio e a promuovere il concetto di sostenibilità. Questo perché maggiore responsabilità sociale significa migliore reputazione sul mercato e fidelizzazione dei propri clienti. 

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