Il mondo degli uffici è in fase di trasformazione, mirando a offrire esperienze che non solo rispondano alle esigenze degli occupanti, ma che siano anche improntate ai principi della sostenibilità e dell’innovazione. Il concetto tradizionale di “andare in ufficio” sta evolvendo verso una prospettiva che considera il valore aggiunto dei luoghi di lavoro in un contesto sempre più centrato sulla sostenibilità ambientale.
La pandemia da COVID-19 ha accelerato il cambiamento delle dinamiche lavorative, spingendo molte aziende ad adottare modelli di lavoro flessibili e soluzioni remote. Tuttavia, con il ritorno in ufficio, si è delineata una nuova visione degli spazi di lavoro che pone la sostenibilità al centro di tutto.
Gli uffici necessitano di alcuni “plus”
E’ stata condotta una ricerca su queste tematiche da Cbre il cui tema è: “Beyond Space: Evolving Strategies for your Work Environment”. I risultati di questo studio riportano una tendenza che riguarda appunto il ruolo della sostenibilità sociale nella definizione dell’ambiente di lavoro e di come le aziende dovrebbero tenere conto di questi aspetti per realizzare i propri ambienti. 
Non si tratta soltanto di utilizzare determinati materiali, arredi e colori, ma dei cosiddetti “plus”: aree benessere, caffetterie, biblioteche, stanze della musica, aree relax e così via. Sono sempre più utilizzati anche gli spazi outdoor, adibiti appositamente per permettere ai lavoratori di svolgere le proprie attività all’aperto attraverse aree attrezzate.
Parole d’ordine per i nuovi uffici: tecnologia, sostenibilità e bisogni psicologici
La sostenibilità è diventata una priorità per molte organizzazioni, che cercano di ridurre l’impatto ambientale delle loro attività. Gli uffici del futuro stanno integrando soluzioni innovative per promuovere una gestione responsabile delle risorse, utilizzando tecnologie intelligenti per il monitoraggio dei consumi energetici, la gestione dei rifiuti e l’ottimizzazione degli spazi.
L’innovazione tecnologica gioca un ruolo chiave nell’evoluzione degli uffici. Dalle soluzioni per la sicurezza e il tracciamento all’integrazione di sistemi IoT per l’ottimizzazione delle risorse, gli uffici stanno diventando sempre più intelligenti. La tecnologia contribuisce anche a migliorare le esperienze degli occupanti, offrendo soluzioni per la collaborazione, la comunicazione e il benessere dei dipendenti.
Sempre in concomitanza con la pandemia, si è sviluppato un “nuovo vocabolario” che comprende alcune esigenze come la salute, la sicurezza, i bisogni psicologici e la capacità di espressione individuale (per citarne alcune).
Fondamentale anche il concetto di comunità, venuto a mancare nel periodo di lockdown in cui eravamo costretti a stare isolati.
Alcuni dati sull’occupazione degli uffici nel 2023
Sempre tramite una ricerca condotta da Cbre, è stato rilevato che “l’occupazione media degli uffici in Italia si attesta sul 60%, contro quella Usa che sta sul 40% e quella media europea che oscilla tra il 40 e il 60%. Il 68% degli intervistati chiede di restare in ufficio tre giorni alla settimana, per il 76% la qualità dello spazio è molto importante, e meno del 50% è soddisfatto del suo luogo di lavoro.”
La sfida, analizzando questi dati, sta nell’offrire qualità, innovazione e sostenibilità. L’ufficio del futuro è in corso di evoluzione, con la sostenibilità e l’innovazione come elementi centrali. L’obiettivo è creare luoghi di lavoro che non solo supportino le attività quotidiane, ma che anche promuovano il benessere dei dipendenti e rispettino l’ambiente
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