Secondo una recente ricerca World Capital – Nomisma il comparto hotellerie in Italia è fortemente attrattivo per gli investitori internazionali. Gli hotel attirano investimenti.

Gli hotel tre stelle rappresentano la maggioranza degli investimenti, mentre il lusso vale solo il 2% dell’intero mercato.

L’Italia è costellata da un’ampia offerta ricettiva tra l’altro molto variegata, in un settore che oggi attira consistenti investimenti dall’estero.

L’analisi delle presenze sul territorio italiano, permette di capire come i turisti prediligono gli esercizi alberghieri, rispetto a quelle extralberghiere, pur essendo quest’ultima l’offerta preponderante:

nel 2018, infatti, le strutture extralberghiere erano ben 183.097 contro i 32.896 alberghi di tutte le categorie aperti in Italia. 

A dispetto dell’attenzione dei grandi investitori e dei gestori alberghieri, focalizzata sul segmento più alto del mercato, a guidare la classifica degli esercizi più diffusi, sono gli alberghi a tre stelle, rappresentando quasi la metà del totale.

Il settore del lusso, invece, rappresenta appena il 2% del totale, con un trend complessivo che si attesta sicuramente  crescita negli ultimi 5 anni. È soprattutto qui che si concentra buona parte del valore a livello immobiliare.

Le due maggiori operazioni nel 2019, hanno riguardato l’acquisizione del brand Belmond da parte di Lvmh, oltre  al deal definito tra Oaktree sulle strutture di Italian hospitality collection.

Sempre secondo il report sopra citato, Venezia è la città leader in termini di tariffa media giornaliera incassata per le camere (Adr) e fatturato generato per camera disponibile (ReverPar).

Seguono Roma e Milano, con Firenze che guida la classifica in termini di occupazione, con un valore pari al 74,2%, con Milano e la stessa Venezia sul podio.

Dai dati di Confindustria alberghi si nota una differenza sostanziale tra hotel 4 stelle e 5 stelle. A Milano, ad esempio, si registra un Adr di 139 euro in una struttura a 4 stelle e di 310 euro per un 5 stelle (56,2% in più).

Capri, nello specifico, rappresenta il picco massimo in termini di Adr con un costo per camera di 990 euro, seguita da Venezia 930 euro, Portofino 700 euro e Milano 760 euro.

Le strutture alberghiere di fascia bassa rappresentano il 25% del totale, valore appena più alto rispetto al 18% dedicato agli hotel a quattro stelle.

Ci sono numerose strutture ricettive, quindi, che potrebbero aumentare il valore della propria offerta, rendendosi maggiormente attrattivi attraverso le soluzioni di noleggio operativo fornite da Domorental.

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