Oggi tutto ciò che riguarda il tema della sostenibilità assume un ruolo cruciale per chiunque, nessuno escluso. Tutti i Paesi hanno il dovere, anche morale, di mostrarsi attenti a questa tematica. 

Sostenibilità

La DPAM (Degroof Petercam Asset Management), società belga che si occupa di gestione del risparmio, ha stilato una classifica sulla sostenibilità degli stati membri dell’ocse. L’obiettivo dell’azienda è individuare i Paesi che, con il tempo, sono riusciti ad integrare le sfide globali nello sviluppo degli obiettivi a medio termine. Si sono semplicemente basati sulle diverse sfide che i vari Paesi sono chiamati ad affrontare sul fronte della sostenibilità.

L’Italia è al ventiseiesimo posto di questa lista. A differenza di altri Paesi (come Spagna e Portogallo) che sono in ascesa e migliorano la propria posizione, l’Italia si colloca nella parte bassa della classifica con un punteggio decisamente basso. Questa è l’ulteriore dimostrazione che la transizione energetica e sostenibile nel nostro Paese non sta avanzando come dovrebbe e che, come d’altronde anche altri Paesi nel mondo, si trova di fronte a sfide significative legate alla sostenibilità. O meglio, l’Italia sta sicuramente facendo progressi negli anni, ma gli altri Paesi sono più rapidi. 

Le principali debolezze che caratterizzano il nostro Paese sono la lotta al cambiamento climatico, l’istruzione, l’innovazione, alcuni aspetti demografici ma anche la forza stessa delle istituzioni che ne fanno parte. 

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La DPAM sostiene che lo scopo “è quello di definire l’universo di investimento dei fondi obbligazionari governativi, integrando i risultati con le informazioni raccolte dalle agenzie di rating sulla valutazione del debito sovrano, in modo da riuscire a identificare quei Paesi che dovrebbero sovraperformare ed essere solvibili. Queste prospettive non hanno un impatto diretto sulla valutazione corrente di un investimento, ma influenzeranno la performance nel medio e lungo termine”.

La proposta di regolamento del packaging

Nel 2023, la proposta di regolamento sul packaging adottata in commissione Ambiente ha segnato un passo significativo verso normative più stringenti e sostenibili per la gestione dei materiali di imballaggio nell’Unione Europea. Questo regolamento è stato formulato per affrontare le sfide legate alla produzione e allo smaltimento dei rifiuti di imballaggio, con un’attenzione particolare all’ambiente e alla riduzione dell’inquinamento derivante da plastica e altri materiali non riciclabili.

La proposta ha introdotto misure per limitare l’uso di plastica monouso, mirando a ridurre la quantità di plastica non riciclabile e non biodegradabile nel packaging. Ha anche imposto normative più severe per promuovere l’uso di materiali riciclabili e biodegradabili nell’imballaggio, con obiettivi precisi per l’utilizzo di tali materiali e incentivi per i produttori che adottano soluzioni più sostenibili.

Inoltre, il regolamento ha richiesto ai produttori di assumersi una maggiore responsabilità nel ciclo di vita dei loro imballaggi, incoraggiando la progettazione di imballaggi riciclabili e la gestione responsabile dopo l’uso. Nuove disposizioni sull’etichettatura dei materiali di imballaggio sono state introdotte per educare i consumatori sulla gestione dei rifiuti e sull’ecocompatibilità degli imballaggi.

Questa proposta ha ricevuto sia sostegno che preoccupazioni. Mentre molti hanno elogiato le misure più rigorose per affrontare l’inquinamento da imballaggio, alcuni settori industriali hanno espresso preoccupazioni sui potenziali costi aggiuntivi e la necessità di adattare le loro catene di produzione.

In ogni caso, questa proposta ha rappresentato un passo significativo verso un approccio più sostenibile alla gestione dei rifiuti di imballaggio, con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale e promuovere comportamenti di consumo più consapevoli e responsabili.

Sostenibilità: le potenzialità delle fonti rinnovabili

Una delle possibili soluzioni da adottare riguarda l’investimento nelle fonti rinnovabili. Il climate change è un tema fondamentale e sicuramente l’Italia è a favore dell’utilizzo di queste fonti per aiutare l’ambiente: oggi le fonti principali che hanno registrato una maggiore crescita nel nostro Paese sono quelle legate all’idroelettrico e al solare (grazie agli incentivi per l’energia solare previsti negli anni scorsi), ma non è sufficiente.

Ci sono potenzialità ancora non utilizzate, tecnologie innovative e iniziative che potrebbero essere adottate per stimolare una maggiore adozione delle fonti rinnovabili nel Paese

Ma prima di ciò, è necessario risolvere alcune criticità legate per esempio alle lunghe procedure di autorizzazione previste o anche ai consistenti oneri amministrativi.

Ophélie Mortier, responsible investment strategist di Dpam, ritiene che “il Paese debba rivedere il proprio piano energetico e climatico nazionale, affinché le rinnovabili rappresentino il 100% delle fonti energetiche ben prima del 2050 e aumentino almeno al 65% entro il 2030. L’Italia risulta sulla buona strada per quanto riguarda la riduzione delle emissioni e l’efficienza energetica, ma è lontana rispetto al raggiungimento degli obiettivi dell’UE”.

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La formula innovativa proposta da Domorental

Le aziende hanno iniziato a riconoscere il ruolo cruciale che hanno nell’affrontare le sfide ambientali e stanno adottando approcci innovativi per ridurre la propria impronta ecologica. A questo proposito, la formula innovativa di noleggio operativo proposta da Domorental risponde perfettamente a queste necessità.

Domorental grazie alla collaborazione con UpGreene offre una formula esclusiva chiamata “Renting Zero Carbon” che unisce il noleggio operativo al rispetto dei criteri di sostenibilità.

 

Con questa formula le aziende possono usufruire di beni strumentali attraverso il pagamento di un canone, senza dover sostenere costi sostanziosi. Allo stesso tempo, possono ridurre o compensare le emissioni di CO2 attraverso la certificazione di Carbon Cancelling®. Questo permette alle aziende di conformarsi alle normative UE sulla compensazione delle emissioni di CO2, di inserire le certificazioni che ottengono nel rapporto di sostenibilità e di comunicare la formula “Renting Zero Carbon” ai propri clienti, migliorando così l’immagine aziendale e dimostrando autorevolezza nel campo. Sostenibilità

E’ fondamentale affrontare le sfide attuali per costruire un futuro energetico e sostenibile in Italia. Le aziende in primis devono collaborare per raggiungere il traguardo comune di un’energia più pulita ed efficiente. Noi di Domorental crediamo in questi obiettivi e per questo motivo siamo partner di riferimento per quanto riguarda gli impianti energetici tecnologici. La formula che proponiamo permette di noleggiare strumenti operativi che producono energia pulita e rinnovabile, come per esempio l’installazione di impianti geotermici, eolici e fotovoltaici. 

 

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