La cybersicurezza (o sicurezza informatica) è diventata una delle principali preoccupazioni per le imprese di tutto il mondo. Con una crescente dipendenza dalla tecnologia e dalla digitalizzazione, le minacce informatiche sono in costante aumento. Tuttavia, gli investimenti nella protezione informatica non sembrano essere all’altezza della sfida, e ciò mette a rischio la sicurezza e la stabilità delle organizzazioni.
Per questo motivo, la battaglia tra aziende e pirati informatici continua senza sosta. Secondo quanto emerge dal rapporto del “Cybersecurity Readiness Index 2023”, realizzato dalla società americana Cisco per analizzare e monitorare la preparazione delle aziende in questo campo, soltanto il 7% delle imprese italiane si ritiene capace di difendersi da un attacco informatico. A livello globale la percentuale sale al 15%, un numero comunque troppo basso e poco incoraggiante.
L’indagine, condotta su un campione di 27 Paesi (tra cui l’Italia), ha permesso di suddividere le aziende interessate in quattro macro aree di preparazione sul campo: “principiante”, “formativo”, “progressivo” e “maturo”. In Italia, per esempio, meno di un’impresa su dieci si posiziona nell’ultima fase, l’8% si trova nella fase principiante, mentre il 61% in quella formativa. Estrapolando questi pochi dati si può comprendere quanto la situazione sia poco incoraggiante.
La domanda è semplice: quanto investono le aziende nella cybersicurezza? Quanto costa la nostra vulnerabilità? Secondo la ricerca Cisco “una società su quattro, tra quelle colpite da malware, ha speso almeno 500 mila dollari per riprendere il controllo completo delle proprie attività. Nel 2022, i gravi attacchi informatici andati a segno in Italia sono stati 188, in crescita del 169% rispetto all’anno precedente”
Se esaminiamo i livelli di investimenti in cybersicurezza nei diversi paesi, noteremo che in Italia si investe circa 1 miliardo e 850 milioni in questo campo. Potrebbe sembrare una cifra importante, ma è soltanto la metà di quanto spendono altri paesi come per esempio Francia e Germania.
Attualmente, i settori più colpiti dagli attacchi informatici riguardano l’industria manifatturiera, le organizzazioni informatiche e quelle governative-militare. Ma anche il campo hi tech, quello dei trasporti e quello della sanità. La minaccia globale degli attacchi informatici rimane ai massimi livelli e le conseguenze sono gravi, soprattutto in termini economici. E’ necessario aumentare la consapevolezza riguardo alla cybersicurezza in tutte le sfere della società, deve esserci un approccio globale alla security e un aumento degli investimenti in hi tech (in aggiunta, anche la formazione del personale è fondamentale).
CEO in campo sulla cybersicurezza
Secondo una ricerca condotta da Accenture, sono pochi i capi azienda che sanno affrontare le varie minacce alla sicurezza che un’impresa rischia di incontrare quotidianamente. La soglia di attenzione è sicuramente più alta negli ultimi anni, ma ancora non c’è abbastanza consapevolezza riguardo a questa tematica.
I dati del rapporto dimostrano che il 74% dei CEO a livello internazionale “si mostrano preoccupati circa la capacità delle proprie aziende di evitare o ridurre al minimo i danni causati da un attacco informatico”. Il 60% di loro dichiara inoltre che la propria impresa non ha ancora integrato la sicurezza informatica nella propria strategia fin dall’inizio. Solamente il 33% degli intervistati ha una profonda conoscenza del concetto di sicurezza informatica, dei rischi e delle minacce che potrebbe incontrare il proprio business.
L’utilizzo del noleggio operativo per potenziare la sicurezza informatica
In un mondo in cui la tecnologia informatica è in costante evoluzione, le imprese devono affrontare sfide sempre più complesse per garantire la sicurezza dei loro dati e delle loro operazioni. In questo contesto, il noleggio operativo si rivela fondamentale per le organizzazioni che desiderano potenziare la loro infrastruttura di sicurezza informatica senza dover sostenere costi di acquisto eccessivi.
Domorental, attraverso questo modello di business, offre la possibilità di noleggiare apparecchiature e servizi di sicurezza informatica da fornitori specializzati, consentendo alle imprese di implementare soluzioni innovative senza doversi assumere l’onere dei costi di proprietà, manutenzione e aggiornamento.
Inoltre il noleggio operativo garantisce una maggiore flessibilità, infatti le aziende possono adattare facilmente i loro sistemi di sicurezza in base alle esigenze del momento.
Noi di Domorental siamo particolarmente attenti al tema della sostenibilità e al rispetto dei criteri ESG. Infatti, grazie alla collaborazione con Upgreene, abbiamo creato la formula esclusiva del Renting Zero Carbon, dando la possibilità alle aziende di ottenere certificazioni di Carbon Cancelling attraverso le operazioni di noleggio operativo. Il servizio è incluso nel pacchetto e non comporta nessun costo aggiuntivo per il cliente.
A fronte della continua evoluzione informatica, la necessità di aumentare gli investimenti in cybersicurezza e la preparazione delle imprese sono punti fondamentali per affrontare le sfide del futuro. Il noleggio operativo offre un potenziale per ribaltare la situazione critica in cui ci troviamo oggi.
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