Il mondo della moda è da sempre un riflettore puntato su stili, tendenze e creatività. Oggi, mentre il mercato attraversa un periodo di transizione, vediamo emergere una nuova fase di consolidamento in cui grandi brand e produzioni nazionali giocano un ruolo fondamentale.
L’Italia, famosa per la sua maestria artigianale e il design sofisticato, continua a dettare legge nella moda internazionale. L’anima italiana si esprime attraverso l’eleganza senza tempo e la passione per il dettaglio, caratteristiche che hanno conquistato il cuore di consumatori di tutto il mondo. Marchi come Gucci, Prada e Versace rimangono pilastri della moda, coltivando la tradizione artigianale italiana e reinterpretandola in chiave moderna.
Negli ultimi anni la moda si è imposta con maggior forza, scalando posizioni nella priorità dei consumi e generando un conseguente irrobustimento del settore.
Alcuni dati del settore della moda
L’area studi di Mediobanca ha pubblicato recentemente una profonda e accurata analisi del settore, che riporta molti dati interessanti. Hanno analizzato le maggiori 80 multinazionali del fashion e le prime 175 imprese italiane della moda.
Nel 2023, le maggiorni multinazionali che fanno parte di questo comparto hanno fatto registrare un incremento di vendite del 7%.
Per il 2024, la prospettiva è che ci sia un’ulteriore crescita che girerà intorno al 4%.
Come si legge all’interno dell’analisi, “complessivamente gli ultimi numeri disponibili (2022) parlano pper la moda mondiale di un fatturato di 566 miiardi superiore del 21,6% ai livelli pre-pandemici. Al primo posto nei ricavi mondiali spiccano i francesi di Lvmh con 79,2 miliardi, seguiti a molta distanza da Nike (48 miliardi) e Inditex – Zara (circa 32 miliardi).”
E ancora scrivono: “il 29% dei fornitori dei grandi gruppi europei della moda ha sede in Italia, quota che sale ai due terzi per i player del lusso. 62 delle 175 aziende analizzate hanno proprietà straniera, la base produttiva però è principalmente italiana (circa il 76% degli insediamenti si trovano in Italia, soltanto il restante 24% si trova in paesi stranieri)”.
Sostenibilità e digitalizzazione nel settore della moda
In questo contesto, il mercato si trova ora a un bivio cruciale, mentre si prepara a una nuova fase di consolidamento. Le grandi maison e i brand consolidati sono pronti a sfidare le dinamiche del settore, adattandosi alle mutevoli esigenze del consumatore e integrando le nuove tecnologie. La flessibilità diventa la chiave del successo, e le aziende devono essere pronte a reinventarsi pur mantenendo salda la propria identità.
Ciò che emerge con forza è l’importanza delle produzioni nazionali. In un’epoca in cui la sostenibilità è al centro delle discussioni, i consumatori cercano sempre più prodotti autentici e sostenibili e le aziende locali sono ben posizionate per rispondere a questa domanda crescente. La valorizzazione delle tradizioni artigianali e l’uso di materiali locali diventano elementi distintivi, creando un legame emotivo tra il consumatore e il prodotto.
Le grandi maison, consapevoli di questa tendenza, stanno integrando sempre più elementi locali nelle loro collezioni. Collaborazioni con artigiani locali, l’uso di tessuti provenienti da fornitori nazionali e iniziative di sostenibilità diventano parte integrante delle strategie di marca. Questo non solo aggiunge un tocco di autenticità, ma risponde anche alla crescente domanda di trasparenza da parte dei consumatori.
In questo contesto di cambiamento, il mercato della moda si trasforma in un palcoscenico in cui la “competizione” sul mercato diventa un elemento positivo, spingendo all’innovazione e all’eccellenza. La collaborazione tra brand, designer e artigiani diventa essenziale per affrontare le sfide globali e consolidare la presenza sul mercato.
Il ruolo del noleggio operativo nel settore della moda
In questo scenario di evoluzione nel settore della moda, il noleggio operativo emerge come una strategia aziendale chiave per affrontare le mutevoli dinamiche del mercato. Le aziende di moda stanno abbracciando sempre più il concetto di economia circolare e il noleggio operativo si presenta come una soluzione all’avanguardia.
Questa pratica consente ai consumatori di accedere alle ultime tendenze senza necessariamente possederle, riducendo così l’impatto ambientale legato alla produzione e allo smaltimento. Per le aziende, il noleggio operativo offre un modello di business flessibile, consentendo loro di mantenere una rotazione costante delle collezioni senza il peso degli eccessi di inventario.
Inoltre, questo approccio promuove la sostenibilità, allineandosi con la crescente consapevolezza ambientale dei consumatori. Il noleggio operativo si posiziona quindi come uno strumento innovativo per integrare la moda italiana e francese in un panorama sempre più attento all’etica e all’ambiente.
A questo proposito, in collaborazione con Upgreene, abbiamo introdotto sul mercato la formula del Renting Zero Carbon, che permette di unire il noleggio operativo al rispetto dei criteri di sostenibilità e soddisfare le esigenze dei propri clienti, includendo nei propri pacchetti di locazione operativa un innovativo sistema di certificazione di compensazione ambientale.
Questa formula esclusiva prevede quindi la possibilità di ottenere la certificazione di Carbon Cancelling® per conformarsi alle normative UE sulla compensazione delle emissioni di CO2, inserirla nel rapporto di sostenibilità e comunicare la formula “Renting Zero Carbon” ai propri clienti, dando autorevolezza e migliorando la brand image.
Se sei interessato a conoscere meglio i dettagli di questo nuovo prodotto innovativo, non esitare a contattarci.