Il panorama delle energie rinnovabili in Italia sta vivendo un periodo di crescita senza precedenti, con un aumento significativo del numero di imprese attive o potenzialmente attive nella filiera delle rinnovabili. Secondo alcune statistiche, il settore ha registrato un’impennata del 13,2% nell’ultimo anno, confermando il ruolo sempre più centrale delle energie pulite nel panorama economico del Paese.
Complessivamente, si stima che ci siano circa 37.000 imprese attive o potenzialmente attive nella filiera delle rinnovabili in Italia, dando vita a un ecosistema industriale dinamico e in continua espansione.
Navigare nel complesso panorama energetico attuale è particolarmente difficile, a causa di fattori come le energie rinnovabili, il nucleare, gli embarghi, le sanzioni e l’aumento dei consumi dovuto all’intelligenza artificiale. Tuttavia, il recente rapporto “Statistical Review of World Energy 2023” offre una panoramica autorevole dell’industria energetica globale, evidenziando ritardi significativi nella transizione energetica e diversi passi indietro causati dalle tensioni geopolitiche.
La domanda globale di energia è aumentata del 2% lo scorso anno, un tasso doppio rispetto agli anni precedenti. Complessivamente, oggi consumiamo oltre tre volte più energia rispetto agli anni ’70 e il doppio rispetto al 1986, con un conseguente aumento delle emissioni di CO2. Nel 2023, l’uomo ha prodotto 40,4 miliardi di tonnellate di CO2, segnando un incremento del 2,1%, ben al di sopra della media di crescita annua dell’1% dell’ultimo decennio.
Un’analisi più dettagliata rivela che i Paesi dell’OCSE hanno ridotto i consumi dell’1,6% nel 2023, mentre gli altri Paesi li hanno aumentati del 4,3%. I combustibili fossili continuano a dominare, coprendo l’82% della produzione energetica globale e aumentando del 1,5% nell’ultimo anno. Anche il consumo di carbone è in crescita, mentre la domanda di petrolio ha visto un incremento ancora maggiore.
Il nucleare ha registrato una crescita del 2% nel 2023 e, nonostante le complessità legate alla gestione delle scorie e alla percezione pubblica, le nuove tecnologie stanno riducendo questi problemi. La Cina è l’unico Paese che sta espandendo significativamente la propria rete di centrali nucleari di nuova generazione, mentre molte centrali delle economie avanzate sono ormai datate.
Le energie rinnovabili stanno crescendo a un tasso del 12% annuo, ma rappresentano ancora solo l’8% della domanda totale. L’energia idroelettrica, che è la fonte rinnovabile più rilevante, ha subito una contrazione del 2% lo scorso anno. Tuttavia, il fotovoltaico e l’eolico stanno guadagnando importanza, sebbene il carbone copra ancora il 35% della produzione energetica globale.
Dal fotovoltaico all’eolico, le energie rinnovabili stanno guadagnando terreno in Italia, alimentando la transizione verso un futuro più sostenibile e basato su fonti energetiche pulite. Questa crescita è alimentata da una combinazione di fattori, tra cui incentivi governativi, miglioramenti tecnologici e crescente consapevolezza ambientale.
Il settore fotovoltaico ha registrato una crescita particolarmente significativa, trainata dall’aumento della domanda di energia solare sia a livello domestico che industriale. Le imprese attive nella produzione e installazione di pannelli solari hanno visto un aumento della domanda da parte dei consumatori e delle aziende che cercano di ridurre la propria impronta ambientale e risparmiare sui costi energetici a lungo termine.
Anche l’eolico sta vivendo un periodo di crescita robusta, con un numero sempre maggiore di imprese che si dedicano alla progettazione, produzione e installazione di turbine eoliche. L’Italia, con la sua posizione geografica privilegiata e le sue risorse naturali, ha un grande potenziale per lo sviluppo dell’energia eolica, che contribuirà a ridurre la dipendenza dalle fonti energetiche fossili e a promuovere la sicurezza energetica del Paese.
Questa crescita del settore delle energie rinnovabili non solo offre opportunità economiche significative, ma contribuisce anche alla lotta contro il cambiamento climatico e alla creazione di un futuro più sostenibile per le generazioni future.
In conclusione, la crescita esplosiva nel settore delle energie rinnovabili in Italia è un segnale positivo per l’economia e per l’ambiente. Con un numero sempre crescente di imprese che abbracciano le energie pulite, l’Italia sta dimostrando il proprio impegno verso una transizione energetica sostenibile e verso un futuro migliore per tutti.
Negli ultimi anni, l’attenzione verso le energie rinnovabili è cresciuta in modo esponenziale, spinta dalla necessità di ridurre le emissioni di carbonio e di mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici. Tra le fonti rinnovabili, la geotermia sta acquisendo un ruolo di rilievo, soprattutto in Italia, dove i progetti stanno ripartendo con vigore grazie anche a nuovi investimenti.
Il rilancio della geotermia in Italia
In Italia, la geotermia ha una lunga tradizione, ma solo recentemente si è assistito a un rinnovato interesse grazie al decreto Fer 2, che prevede incentivi per 60 MW di nuova capacità installata entro il 2024. Questo impulso normativo ha già dato vita a una pipeline di progetti con un potenziale di 1 GW, segnando un notevole passo avanti per il settore.
Un esempio emblematico di questa rinascita è l’investimento della Fri-El Geo, un’azienda con sede a Bolzano, che prevede una pipeline di impianti che potrebbero generare un impatto economico tra i 3 e i 4 miliardi di euro. Questo investimento non solo rappresenta un impegno significativo per lo sviluppo delle energie rinnovabili, ma anche un’opportunità per rafforzare l’indipendenza energetica del Paese.
Il potenziale della filiera geotermica in Europa
Il potenziale della geotermia non è limitato solo all’Italia. Secondo i dati riportati, diversi Paesi europei stanno esplorando attivamente questa tecnologia. La Germania, ad esempio, si posiziona al primo posto con un valore aggiunto per la produzione industriale geotermica che raggiunge i 37 miliardi di euro, mentre l’Italia segue con 31,2 miliardi di euro. Altri Paesi come Francia, Spagna e Polonia mostrano un interesse crescente, anche se i loro mercati sono ancora in fase di sviluppo rispetto ai leader del settore.
Il ruolo del noleggio operativo nel settore delle energie rinnovabili
In questo contesto di crescita nel settore delle energie rinnovabili, il noleggio operativo sostenibile proposto da Domorental risulta essere una soluzione strategica per le imprese che desiderano adottare tecnologie green in modo efficiente ed economicamente vantaggioso. Il noleggio operativo consente alle aziende di accedere a attrezzature e tecnologie all’avanguardia senza dover sostenere costi iniziali elevati, facilitando così l’adozione di soluzioni energetiche sostenibili.
Il noleggio operativo offre flessibilità e scalabilità, consentendo alle imprese di adattarsi rapidamente alle mutevoli esigenze del mercato e di espandere le proprie operazioni in modo sostenibile. Questo modello di business favorisce la circolarità delle risorse, promuovendo il riutilizzo e il riciclo degli impianti e delle attrezzature, riducendo così l’impatto ambientale complessivo dell’industria delle energie rinnovabili.
Inoltre, grazie alla partnership con Upgreene, abbiamo introdotto sul mercato il Renting Zero Carbon, formula esclusiva che permette di unire il noleggio operativo al rispetto dei criteri di sostenibilità e soddisfare le esigenze dei propri clienti, includendo nei propri pacchetti di locazione operativa un innovativo sistema di certificazione di compensazione ambientale (Carbon Cancelling®).
Grazie al noleggio operativo sostenibile, le imprese possono ottimizzare l’efficienza energetica e ridurre le emissioni di carbonio, contribuendo così alla lotta contro il cambiamento climatico e alla creazione di un futuro più verde e sostenibile.
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