Il nuovo format Esse, lanciato a dicembre scorso da Esselunga in pieno centro a Milano, prevede uno spazio multifunzionale con cucina, bar, supermarket per prodotti freschi. Il retail cambia pelle e si trasforma in risto-retail.

Si tratta di una sorta di punto vendita simile ad un negozio di quartiere ma con un’offerta omnicanale, capace di comprendere anche opzioni come il Clicca&Vai  e Locker per la spesa online.

Un negozio composto da 3 livelli: il market con i prodotti a scaffale posizionato tra piano terra e –1, al piano superiore il bar con cucina a vista, con caffetteria in collaborazione con Da Vittorio e la famiglia Cerea.

Un format che si propone al momento come sperimentale, occasione per poter testare le nuove esigenze di consumo e ponderare al meglio le future strategie.

Come sostiene lo stesso Fabrizio Valente, Founder Partner di Kiki Lab, società di consulenza specializzata nel retail, integrare ai prodotti alimentari anche i servizi di ristorazione è l’evoluzione più naturale per questo business.

Questo tipo di servizi, consentono non solo ai clienti di consumare un pasto , ma li fidelizzano, aumentando la frequenza delle visite e la media del periodo di permanenza all’interno dei market stessi.

Uno studio elaborato da Kiki Lab per Cibus, ha messo in luce i motivi del successo per i risto-retail: 

  • alta specializzazione nei profili professionali coinvolti
  • coerenza; vendere i prodotti che si usano per cucinare le pietanze e viceversa
  • storytelling nel saper comunicare i prodotti 

Il caso Esselunga sarà probabilmente seguito da molti altri, considerando come secondo i dati Tradelab, il 60% della popolazione composta da 60 milioni di persone in Italia, mangi fuori casa almeno una volta al mese, per un valore di circa 26,7 miliardi. 

Anche in Francia, Carrefour ha aperto il suo primo risto-retail a Parigi. L’esperimento, si inserisce nella tendenza globale della gdo di puntare sulla ristorazione per ampliare la propria clientela e differenziare le proprie fonti di reddito.

Una proposta, quella del noto marchio d’oltralpe, che mira a offrire prodotti alimentari freschi e provenienti dall’agricoltura biologica, da gustare sul posto, nel segno di un nuovo modo di intendere l’alimentazione, sia in termini di qualità che di servizio self-service. 

Lo stesso Ceo Alexandre Bompard, ha inaugurato il progetto “Act for food”, un ristorante dall’atmosfera accogliente e con postazioni self-service per gli avventori/clienti. 

Il settore della gdo, anche in queste nuove interessanti sperimentazioni, risulta certamente affine al noleggio operativo di Domorental. 

La missione di Domorental è quella di modificare il paradigma degli arredi e qualsivoglia supporto tecnologico utile all’attività: da prodotto a servizio – arredamento as a service.

La locazione operativa di Domorental rappresenta al contempo, un validissimo supporto sia per i clienti utilizzatori, che per i fornitori (che vedono azzerato il proprio  rischio di credito). 

Le soluzioni di noleggio operativo di Domorental, infatti, rappresentano la via più semplice ed efficiente per arredare con massima deducibilità fiscale e senza rischi finanziari, anche per grandi catene retail, franchising