La partita del mercato immobiliare ha trovato il suo terreno di gioco sulle innovazioni tecnologiche. La richiesta di edifici efficienti è ormai diventata un trend sempre più forte.
Alle case del futuro si chiede in sostanza di essere sempre più smart, di consumare e di inquinare meno. La sostenibilità è diventato il fattore più importante per migliorare la salute e la vivibilità di chi ci abita.
Una casa connessa che, tra videocamere di sorveglianza, termostati, caldaie e lavatrici conosce le nostre abitudini e che attualmente muove un mercato in Italia che vale 250 milioni di euro.
Le motivazioni di acquisto dei consumatori sono riconducibili principalmente a pochi bisogni: la possibilità di avere la propria abitazione sotto controllo, una maggiore comodità nello svolgere attività ricorrenti e il risparmio energetico.
Società come Planet Idea, percorrono a pieno questa strada, sviluppando e progettando in ambito urbano interi edifici, quartieri in cui gli edifici e i complessi residenziali stessi formano ecosistemi urbani forniti delle migliori soluzioni smart sul mercato.
Costruire edifici sostenibili in base agli standard più elevati permette di risparmiare elettricità fino al 30% e acqua fino all’80% rispetto ai vecchi edifici. Non a caso, proprio nell’ex-area Expo 2015, sta nascendo il primo smart district lombardo, sull’esempio di quartieri decentrati nati in altre capitali europee.
In termini di incidenza sulle vendite, a trainare il mercato italiano della smart home, sono le applicazioni loT per la sicurezza, come sensori per porte e finestre in grado di rilevare tentativi di infrazione, videocamere di sorveglianza, serrature e videocitofoni.
Seguono i prodotti per la gestione del riscaldamento, caldaie e termostati. Infine ci sono le soluzioni per la gestione di elettrodomestici, in particolare lavatrici connesse, controllabili via App e dotate, in alcuni casi, di assistenza vocale.
Nel mercato italiano della casa connessa, insieme alle startup, sono entrati grandi produttori con brand affermati e una rete di vendita capillare.
Ciò che può sostenere questa tendenza ormai in netta crescita è la possibilità di ottenere una dilazione di pagamento, spalmata su più mesi. Se poi a ciò si aggiunge la possibilità di poterne ricavare vantaggi fiscali e finanziari, il passo verso il sì è breve. Il noleggio operativo di Domorental è la soluzione più in linea in quest’ottica.
Grazie a Domorental, avere una smart home è semplicissimo, e i fornitori possono proporre ai propri clienti soluzioni loT senza preoccuparsi di eccedere nel prezzo.
Il pagamento dei beni viene effettuato alla consegna, eliminando qualsiasi rischio di insoluti. L’acquirente, invece, può ottenere l’arredo desiderato pagando delle rate esigue, godendo di installazione e manutenzione gratuita. Al termine del noleggio, all’utilizzatore viene data la possibilità di riscattare i beni oppure di sostituirli integralmente/ parzialmente, con la garanzia di un aggiornamento costante.