Gli edifici di culto contemporanei, indipendentemente dalle dimensioni, si caratterizzano per la loro capacità di sovrapposizione simbolica complessa.

Tale narrazione è da ascriversi sia alla composizione di volumi e geometrie, che alla scelta dei materiali ed elementi decorativi, oltre che all’uso di luci e ombre.

Questa tipologia di edifici, rappresenta da sempre una sfida avvincente per qualsiasi progettista sia chiamato a cimentarsi nell’ideazione di chiese, moschee o sinagoghe.

Una libertà progettuale molto vasta, deve tenere conto della sacralità degli ambienti e allo stesso tempo, rispettare a pieno le esigenze dei rituali.

Gli edifici di culto stanno tornando a rappresentare l’espressione piena e pulsante dell’essenza stessa delle comunità locali che le ospitano. Spazi in cui la socialità e l’aggregazione sociale diventano imprescindibili. 

Non appare casuale, infatti, come nelle recenti realizzazioni in Italia, giochino un ruolo sempre più centrale i sagrati e chiostri.

Un progetto degno di nota è quello di TAMassociati, che nel 2015 si è aggiudicato il concorso dell’Arcidiocesi di Lucca per il nuovo complesso Resurrezione di Nostro Signore.

La struttura presenta dei materiali in legno X-lam ed è il risultato di un lavoro partecipativo intercorso tra committenza, progettisti e attori sociali ed istituzionali. L’aula sacra si affaccia su un chiostro interno, diviso da una vetrata di 13 metri di larghezza.

Una struttura immersa nel verde di Botticino a Brescia, è la Cappella del Silenzio, progettata dallo Studio associates: un luogo che riappacifica e connette l’uomo con la natura ed il proprio io. 

Un esempio di architettura sacra, in cui assumono rilevanza i materiali usati, è quella progettata dello studio Oopeaa a Jyväskylä: rivestita con piastrelle in ardesia, con dettagli in legno e una struttura composta da 96 tubi di cartone impermeabili e ignifughi.

Anche la Biennale di Architettura di Venezia del 2018 a tema Freespace, è stata molto incentrata sulla sperimentazione concernente gli edifici sacri. Il Padiglione della Santa Fede, sull’isola di San Giorgio, ha visto l’esposizione di Vatican Chapels, un progetto di 10 cappelle contemporanee realizzate da 10 diversi architetti di fama internazionale.

In un contesto sempre più mutevole e, sulla scia delle nuove tendenze riguardo l’uso di materiali ad alta sostenibilità ambientale, per gli edifici di culto una soluzione innovativa in ottica di arredo, è certamente quella offerta dal noleggio operativo di Domorental.

Domorental e il noleggio operativo, rappresentano la soluzione più qualificata nel mercato, in grado di raccordare le esigenze dei gestori e degli stessi fruitori della struttura, garantendone massima vivibilità, preservandone la specifica destinazione di carattere sacro e sociale.

Grazie al noleggio operativo di Domorental,  è possibile infatti ottenere soluzioni di interior design altamente personalizzate in un unico canone di noleggio, totalmente deducibili, con la garanzia effettiva di una gestione semplice degli Asset e delle scritture contabili.

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