Il settore delle macchine destinate alla produzione di ceramica, packaging e plastica sta vivendo un periodo d’oro, con un fatturato che ha toccato quota 16 miliardi di euro. Un successo che segna un aumento del 4% rispetto all’anno precedente, evidenziando la robustezza e la crescita costante di questi mercati.
Il centro studi Mecs in riferimento all’anno che sta per terminare, ha elaborato alcuni numeri che sono stati anticipati dai vertici delle tre Confindustrie di costruttori di beni strumentali: Acimac, Amaplast e Ucima. Questre aziende rappresentano oggi la parte più consistente della famiglia Federmacchine e contano circa 1.150 aziende e quasi 60 mila occupati: in un articolo del Il Sole 24 Ore del 16 dicembre 2023, vengono definite come “il trio del Made In Italy”.
Tornando ai numeri che riguardano questo settore, si parla di un export che vale oltre il 75% delle vendite ed è aumentato del 7.6% in dodici mesi, un saldo commerciale che sfiora gli 11 miliardi di euro: un altro indicatore positivo per il settore.
Tutto ciò testimonia la capacità delle imprese italiane di competere efficacemente a livello internazionale, generando un impatto economico positivo per il paese.
Le tre aziende elencate sopra, insieme, rappresentano uno dei segmenti della meccanica specializzata italiana che più contribuiscono a sostenere il Pil del Paese: un euro ogni 7 della bilancia commerciale italiana (ad esclusione dei prodotti energetici).
Il settore delle macchine per ceramica
Secondo quanto si legge in un articolo del Il Sole 24 ore si tratta di “numeri che hanno subito un brusco rallentamento nel corso del quarto trimestre e preludono a mesi non semplici, soprattutto per chi opera lungo la filiera delle costruzioni. Ciononostante, consacrano il 2023 come anno record sia per i costruttori di macchine packaging (è stato superato il muro dei 9 miliardi di euro di fatturato, con un +6% sul 2022).
I cambiamenti nelle quote di fatturato realizzato dalle varie tipologie di macchine non alterano di molto la classifica rispetto all’anno precedente. Le macchine per la formatura si confermano in prima posizione in virtù di un incremento del 5,4% (a quota 473 milioni di euro) davanti alle macchine per la preparazione terre con 363 milioni di euro (+15,2%). Terzo posto per le macchine ed utensili per la finitura, che restano sostanzialmente stabili con 286 milioni di euro e una crescita del 2,6%. L’indagine statistica rileva una interessante differenza tra Italia ed estero. Sul mercato domestico, infatti, la quota maggiore di fatturato è generata dalle vendite di tecnologie per la finitura, seguite dalla preparazione terre. All’estero invece le tecnologie più vendute sono quelle per la formatura e preparazione terre.
Uno sguardo al futuro: tecnologia e sostenibilità nel settore delle macchine per ceramica
Il settore delle macchine per ceramica è destinato a essere plasmato dall’innovazione tecnologica. L’adozione di tecnologie avanzate, come l’intelligenza artificiale e l’automazione, migliorerà l’efficienza operativa e consentirà alle imprese di rimanere competitive in un mercato sempre più globalizzato.
Il futuro del settore vedrà un aumento dell’attenzione verso la sostenibilità ambientale. La crescente consapevolezza dell’impatto ambientale ha spinto le imprese a considerare soluzioni eco-sostenibili, sia nella produzione di macchinari che nei materiali utilizzati. Questo approccio non solo risponde alle esigenze del mercato, ma contribuisce anche a un’impronta ecologica più leggera.
Il 2023 ha dimostrato che il settore delle macchine per ceramica, packaging e plastica è in uno stato di salute eccellente, ma il successo futuro richiederà un impegno costante verso l’innovazione, la sostenibilità e lo sviluppo delle risorse umane. Guardando al futuro con ottimismo, è chiaro che queste industrie hanno le risorse e la determinazione per affrontare le sfide in arrivo e continuare a prosperare su scala globale.
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