Sono gli affitti a breve termine che spingono il settore del property management. Le società di gestione per conto dei proprietari, spesso, anche grandi realtà del settore insurrance, istituti di credito e fondi immobiliari, gestiscono tutti gli aspetti correlati alla locazione.

Si tratta di gestire gli annunci, definire i prezzi, riscuotere i canoni, versare le ritenute fiscali ma anche l’organizzazione delle pulizie, l’accoglienza e il chek out degli ospiti.

Come riportato da una recente stima di Halldis, nel nostro Paese, oltre ai 500 mila alloggi messi a reddito tramite short rent, sono presenti anche altri 500 mila alloggi che sarebbero potenzialmente utilizzabili in tal maniera, derivanti da seconde case o derivanti da cespiti originati dagli Npl.

Si tratta di un’attività che non può essere improvvisata ma richiede dedizione e professionalità.

Secondo Vincenzo Cella, segretario dell’associazione di categoria Property managers Italia, gli operatori del “property” sono tanti e si differenziano tra loro, diventati a pieno, nel migliore degli scenari, delle vere e proprie aziende con fatturati da milioni di euro, o in altri casi, singoli gestori, in grado di svolgere anche altre attività collaterali.

Ormai sono oltre 150 i protagonisti del property in Italia, società che gestiscono poche unità, fino a realtà in grado di gestire 3.0004.000 unità immobiliari.

Nel corso dell’anno appena conclusosi, il volume degli investimenti nel settore è stato attraversato da una notevole crescita, complessivamente stimabile per un valore pari a 2,20 miliardi di euro.

Una crescita di questo tenore è accompagnata anche dalla c.d.  digital transformation, capace di rimodellare e rinnovare l’operatività dell’intero settore immobiliare e relative figure professionali: accanto alle figure di property e asset manager, infatti, avranno sempre più spazio anche i facility manager.

A livello più generale, invece, le zone metropolitane sono già fortemente presidiate e nuovi spazi di mercato si trovano in località di mare, di montagna, di lago e nei nostri piccoli borghi italiani.

Sono aree geografiche nelle quali non trovano spazio le grandi catene alberghiere e gli ospiti gradiscono un’esperienza più di carattere abitativo che di tipo alberghiero.

L’esperienza di Domorental è oramai un’esperienza di ausilio ai property manager, consolidata e particolarmente apprezzata.

Domorental mette a disposizione dei gestori di immobili o dei proprietari, attraverso una formula molto simile al noleggio operativo, i più disparati arredamenti e con diverse declinazioni.

Domorental, in sintesi, può su richiesta occuparsi attraverso la sua rete di esperti, sia della progettazione degli arredi che dell’identificazione e del coordinamento dei fornitori,  ma può anche più semplicemente mettere a disposizione esclusivamente le risorse finanziarie per arredare un appartamento o un intero palazzo con un pagamento dilazionato negli anni.

Una sorta di pay per use, attraverso il quale un conduttore paga un piccolo canone mensile, correlato all’investimento e alla redditività dell’immobile.