Affitti brevi e arredi a noleggio. Il boom del mercato delle case da villeggiatura
Il boom degli affitti brevi ha fatto lievitare i canoni giornalieri offrendo redditività interessanti anche a chi loca l’immobile per un breve periodo.
Che fossero al mare, in montagna o sui laghi, fino a pochi anni fa per le seconde case il mercato sembrava suonare il de profundis: transazioni in picchiata e prezzi in lenta e inesorabile discesa. Se nel mercato residenziale, da qualche anno si riscontrano concreti segnali di risveglio, lo stesso non è accaduto per le case da villeggiatura.
I segnali di incoraggiamento sembrano esserci tutti, soprattutto per quanto riguarda le case al mare. Le transazioni nel 2018 sono lievitate di un solido +5,3%, ma soprattutto quasi ovunque la discesa dei prezzi sembra arrivata al capolinea, passaggio obbligato prima di poter passare ad una fase di rialzo.
Cedere un immobile non conviene
Negli ultimi due anni questo tipo di domanda è cresciuta del 20% rispetto al bienni 2012-2014.
Inoltre, la domanda di case in affitto nelle località di mare si è notevolmente modificata negli ultimi 20 anni e l’affitto per l’intera stagione estiva, da giugno a settembre, ha lasciato il posto a locazioni tra una e al massimo tre settimane di durata, diversificando così non solo la tipologia di utenti ma anche gli stessi canoni di locazione, in giugno e settembre nettamente inferiori rispetto a quelli richiesti in luglio e agosto.
Il boom degli affitti ha ridato un po’ di lustro all’acquisto di abitazioni per investimento anche nelle località turistiche.
Certo la crescita dell’offerta in locazione finisce per calmierare i rendimenti, ma per contro, specie negli anni passati, ha in parte attenuato la crisi del mercato: l’affitto ha sottratto una notevole fetta allo stock in vendita, evitando di deprimere ulteriormente i prezzi.
Anche l’inflazione ai minimi ha fatto la sua parte: se da un lato ha avuto un effetto indubbiamente negativo sul mercato ( il mattone ha perso appeal come bene rifugio) dall’altra ha fatto sì che il valore reale dei beni non subisse dei crolli devastanti.
Investire negli affitti brevi
Alcune società in Italia prendono in affitto degli appartamenti e li ristrutturano in modo tale da poterli sub-affittare, garantendo al proprietario un canone certo pre-concordato, al riparo da insolvenze, abbandono anticipato e danni all’immobile.
Il proprietario ottiene così, in un arco temporale di 8 anni, un vantaggio economico aggiuntivo del 36%, grazie all’eliminazione dello sfitto, dei costi di intermediazione, costi di cambio dell’inquilino e premi assicurativi.
Noleggio operativo dell’arredamento per appartamenti destinati ad affitti brevi
La stessa logica e filosofia di fondo della è direttamente applicabile al settore dell’arredo. In quest’ottica si inserisce, ad hoc, la nuova cultura del noleggio operativo.
Dai mobili ai tendaggi, il noleggio permette di essere sempre on-trend, rispettando il proprio budget. Noleggiare l’arredo consente di avere accesso a prodotti utilitari, senza addossarsi l’onere di acquisto e costi di manutenzione.
Domorental consente alle società che operano nella gestione di immobili per conto terzi, di arredare gli appartamenti attraverso il servizio di noleggio operativo.
L’affittuario, ha così l’opportunità, pagando un canone leggermente più elevato, di disporre di una soluzione abitativa di qualità e con un arredo “di livello”.
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