In Italia, il settore del franchising, viaggia su ritmi di percorrenza accelerati,  arrivando ormai a toccare tassi di crescita a doppia cifra: dal 2008 al  2018,  si è registrato un aumento del + 17% del fatturato complessivo, per un giro d’affari che ha superato quota 25 miliardi di euro.

Prendendo in considerazione congiuntamente i dati nazionali sull’aumento del PIL (+0,2%) e sulla disoccupazione giovanile (32%),  e confrontandoli con il trend generale afferente il settore del franchising, appare subito evidente come il senso di marcia sia opposto, considerando come il solo settore preso in esame dia attualmente lavoro a oltre 200 mila persone.

Il livello di entrata nel settore prevede attualmente un investimento di partenza di 3.500 euro e riguarda una fascia tra i 20 e i 50 mila euro, propedeutico a un target imprenditoriale che considera questo comparto un’ottima occasione per potersi reinventare. Un ambito, tra l’altro, a forte connotazione femminile, con più di un terzo delle imprese guidate da donne con un range di età tra i 36 e i 45 anni.

Un mercato in crescita anche al Sud, dove sono presenti oltre un terzo dei punti vendita, concentrandosi in quest’area geografica la parte più consistente del fatturato.  Come del resto testimonia anche il rapporto annuale 2019 di Assofranchising, in cui si evidenzia come questo settore sia principalmente caratterizzato da un elevato grado di flessibilità. 

Le opportunità di questo settore sono evidenti, rappresentando un autentico propulsore per chi voglia mettersi in gioco attraverso un progetto di autoimprenditorialità che non contempli forme di supporto assistenzialistiche, ma che sia  strutturato intorno ad elementi come passione, razionalità e risorse.

Un business che si compone di un’architettura collaudata che vede da un lato i franchisor, investitori di capitali e promotori di Know-how all’interno delle reti, e dall’altro, i franchisee, nuclei operativi dislocati sul territorio e componenti questa trama, chiamati ad intercettare le esigenze dei loro clienti e a fornire proposte commerciali in linea con esse.

Gli elementi fondamentali su cui Assofranchising e Confcommercio ritengono di voler puntare per ampliare un settore che già in Italia racchiude il 17% del retail,  sono divulgazione, conoscenza del format e formazione. 

Sicuramente, per chi decidesse di intraprendere un percorso di questo tipo, caratterizzato da un elevato grado di flessibilità, un partner ideale, capace di raccordare al meglio le esigenze dei franchisor e dei franchisee, è rappresentato dalle soluzioni di noleggio operativo offerte da Domorental.

Domorental è perfettamente in grado di fornire soluzioni di noleggio operativo per arredi per il settore franchising,  che siano utili a fornire un elevato numero di soluzioni adattabili a questo comparto, ponendosi come “Project Financial Partner” in cui la sua particolare  “missionrende possibile la trasformazione di un investimento in un canone di noleggio, favorendo la transizione da una logica capex ad una opex. 

Una soluzione innovativa, capace di inglobare in sé  tutti i vantaggi fiscali e finanziari che la rendono conveniente rispetto al leasing e alle altre  classiche forme di acquisizione, ma soprattutto portatrice di un servizio comprensivo anche della manutenzione ordinaria e straordinaria dei beni noleggiati, oltre all’eventuale inclusione di assicurazione All risk (furto, incendio e danni accidentali): la nuova frontiera del noleggio evolutivo di Domorental, diventa così il supporto ideale assolutamente declinabile anche in ottica franchising.